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GBC Italia al meeting internazionale IFME di Roma
22 Giugno 2022

Il 22 giugno a Roma, nella sala Giulio Cesare del Campidoglio, è stato organizzato l’evento celebrativo per i 60 anni di IFMEWorld Federation of Municipal Engineering – patrocinato dal Green Building Council Italia.

Transizione green delle città, con importanti contributi sulle strategie per il miglioramento della vivibilità e funzionalità delle città, i temi dell’evento organizzato dall’INASA, Istituto Nazionale dell’Ambiente Urbano in collaborazione con Roma Capitale. L’occasione del dibattito, si svolge in un consesso internazionale dal momento che IFME è stata fondata in ambito Unesco e partecipata da molti paesi UE e, tra gli altri, da Cina, USA, Australia, Gran Bretagna, che riunisce associazioni che nei paesi membri contribuiscono al dibattito sullo sviluppo funzionale della città, con particolare attenzione alla cultura progettuale di settore, con la precipua finalità di stimolo alla modernizzazione dell’organismo urbano.

GBC Italia supporta con il proprio patrocinio l’iniziativa di IFME.

L’incontro vuole offrire il proprio contributo al dibattito e alle azioni per potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del nostro Paese. Un tema, di grande attualità, dal momento che uno dei tre assi strategici del PNRR, dispone che: “la transizione verde e la sostenibilità ambientale non possono che fondarsi sulla tutela e sulla valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale”. L’Italia, il Paese della Grande Bellezza, ha il dovere di rispondere a questo obiettivo. GBC Italia lo fa quotidianamente con lo sviluppo dei suoi protocolli energetico-ambientali, esclusivi e unici nel modo in cui affrontano in modo olistico l’edificio, sia esso un’abitazione storica, un condominio di nuova costruzione, in un contesto cittadino o in un borgo storico.

Marco Mari, Presidente di GBC Italia, è intervenuto all’incontro: Green transition & Sustainable urban spaces. “Siamo consapevoli che le filiere edilizia e immobiliare impattano prioritariamente su 11 dei 17 obiettivi delle Nazioni Unite e, dunque, della assoluta necessità di applicare le logiche dello sviluppo sostenibile dando priorità all’ambiente costruito – afferma Mari – ma per una transizione che possa chiamarsi giusta non possiamo dimenticare, soprattutto nel nostro Paese, la necessità di affrontare assieme due aspetti: da un lato i necessari processi di efficientamento energetico-ambientale e, a al contempo, i temi di protezione e salvaguardia del patrimonio storico-culturale che in grande parte gli edifici rappresentano nelle nostre Comunità. Siamo il Paese dei centri storici e dei borghi – prosegue Mari – L’unico approccio realmente sostenibile è dato dalla lettura autentica che GBC Italia, prima al mondo, sta dando ai processi di rigenerazione, lettura capace di coniugare Heritage & Sustainability, secondo logiche di rendicontazione misurate e coerenti con quanto richiesto dalla Tassonomia Europea e dunque ai principi del DNSH imposti per il nostro PNRR. Gli strumenti li abbiamo, si tratta di applicarli”.