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Protocollo GBC Condomini: a L’Aquila il caso studio dell’aggregato edilizio Antinori
14 Ottobre 2021

Il presente contributo costituisce i risultati di un caso studio per l’applicazione del protocollo GBC Condomini da applicare in generale ai condomini residenziali.

Il caso in esame ravvisa la propria particolarità e peculiarità nella fattispecie di un “condominio – aggregato edilizio” di tipo residenziale all’interno di un centro storico consolidato come quello della città de l’Aquila.

Si aggiunge la peculiarità di un complesso edilizio fortemente danneggiato dal Sisma 2009 de l’Aquila con tutte le caratteristiche architettoniche edilizie di un aggregato all’interno dei tipici centri storici dell’Italia centrale.

Il sistema di rating GBC Condomini si applica per la riqualificazione, esercizio e manutenzione degli edifici residenziali esistenti e vuole costituire un Manuale di Uso da fornire agli operatori di mercato per  una proposta di approccio metodologico alla riqualificazione “integrata ed integrale” affrontando ambiti tecnici disciplinari ampi e differenziati non solamente guidati dall’efficientamento energetico in una prospettiva tecnico disciplinare molto più articolata e differenziata.

La assoluta novità di tale protocollo energetico ambientale è quello di coniugare le metriche della sostenibilità ambientale ampliamente declinata nei maggiori sistemi di rating nazionale ed internazionali come GBC e LEED con un’area tematica come quelle della Durabilità e Resilienza generalmente non affrontata da tali sistemi di valutazione se non in maniera marginale e non essenziale.

In questo caso le tematiche che possono riassumersi nel concetto più ampio ed inclusivo della Resilienza sia a scala dell’edificio che della città assumono una valenza strategica ed essenziale nella definizione di un Green Building in particolar modo sia nella Ristrutturazione Edilizia che per la sia gestione e manutenzione degli edifici generalmente ampiamente dimenticata e tralasciata dopo l’ultimazione dell’intervento edilizio.

La nuova area tematica della Durabilità e Resilienza all’interne del sistema di rating affronta in maniera approfondita dapprima una conoscenza approfondita dell’edificio in tutte le sue articolazioni edilizie, strutturali, ambientali con particolare attenzione a tutte le tematiche del Rischio da intendersi sia a livello sismico, incendio, idro-geologico, idrico, ambientale e di connessioni con tutto il sistema dei servizi di rete.

Nel caso in oggetto si sono sondate le possibilità e le criticità di applicazione del protocollo GBC Condomini in un aggregato edilizio nel centro storico dell’Aquila in corso di ristrutturazione e consolidamento sismico  a seguito del terremoto dell’anno 2009. Il complesso edilizio,di derivazione settecentesca ed oggetto di numerosi moltiplicazioni negli anni, trattasi di un aggregato edilizio situato nel Centro Storico zona terremotata dell’Aquila composto da molteplici unità immobiliari (31 unità immobiliari) non riassumibili in un’unica entità condominiale ma come somma sia di singole unità “condominiali” che di singole unità immobiliari.

aggregato edilizio antinori 1

La tematica dell’”Aggregato Edilizio” è stato dettato dalla normativa edilizia vigente per la ricostruzione per le opere e manufatti edilizi danneggiati dal terremoto L’AQUILA 2009.Nella fattispecie in esame per aggregato edilizio si intende un aggregato strutturale come un’ insieme  di edifici (uno o più fabbricati definiti come in precedenza) non omogenei, a contatto o con un collegamento più o meno efficace, che possono interagire sotto un’azione sismica o dinamica in genere.

Gli edifici compresi nell’aggregato edilizio “Antinori” , costituito da sette macro corpi di fabbrica,  sono corrispondenti a più proprietà distinte anche all’interno del medesimo corpo.

aggregato_edilizio_antinori2

Perseguendo il prerequisito dell’area DR Pr.1 “Durabilità Resilienza come Indagine conoscitiva preliminare e fotografia” dell’edificio esistente si è proceduto ad una conoscenza molto dettagliata del complesso edilizio, oltre a quanto richiesto dalle normative  edilizie vigenti, analizzando ed evidenziando i sistemi strutturali nella loro complessità in un organismo edilizio in cui le commistioni architettoniche ed edilizie succedutesi nel tempo ne rilevano l’articolata complessità complessità. A tal fine sono state individuate delle unità strutturali derivate principalmente dalla analisi storico-evolutiva dell’aggregato. Queste unità risultano intimamente interconnesse con i paramenti portanti comuni. Da qui la necessità di uno studio strutturale globale dell’intero complesso, a valle di un’analisi puntuale dei meccanismi che hanno generato i danni nelle singole porzioni. A tal fine sono risultate di particolare utilità le schede di rilievo del Danno come le schede AEDES emanate dal Dipartimento della Protezione Civile.

Inoltre sono stati indagate tutte le caratteristiche architettoniche del complesso individuando inoltre i sistemi impiantistici esistenti con i sistemi infrastrutturali civili come il sistema delle reti delle acque sia in adduzione che in scarico con analoga attenzione ai sistemi di sicurezza antincendio ed antintrusione. Altri parametri ambientali osservati sono stati l’analisi del Gas Radon presente nella zona rilevandone il basso contenuto dello stesso.

Si è proseguito con l’analisi DR – Prerequisito 2 – Indagine conoscitiva preliminare: “Individuazione  preliminare dei fattori di vulnerabilità, pericolosità ed esposizione”. Gli obiettivi del prerequisito consistono in una valutazione preliminare dei fattori di vulnerabilità, pericolosità ed esposizione del sistema aggregato edilizio – condominio.

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Le informazioni reperite per il soddisfacimento del Prerequisito1, sono state organizzate al fine di definire gli aspetti individuati come “vulnerabilità” ed “esposizione ai pericoli” relativi alle seguenti aree di indagine:

A. Vulnerabilità intrinseca del sistema condominio
B. Terremoti -Classificazione della zona sismica e del PGA specifico per il sito
C. Incendi
D. Inondazioni, esondazioni e problematiche idrogeologiche con i rischi connessi al pericolo di frana e di alluvione
E. Tornado, trombe d’aria.

In tali ambiti va rilevata la difficoltà di operare una classificazione sismica su edifici sia storici che di recente costruzione poiché nella maggior parte dei casi va operata una modellazione strutturale di tutto l’agglomerato edilizio con costi

professionali non trascurabili anche nel caso si adotti, raramente, negli edifici in muratura un’ analisi di calcolo semplificata permessa dalle norme. Nella fattispecie trattandosi di un edificio danneggiato dal sisma era molto difficoltoso procedere ad una classificazione del rischio sismico dell’edificio. Per gli altri fattori di rischio si è proceduto in maniera analitica reperendo tutta la documentazione relativa al sito.

aggregato_edilizio_antinori4

Per la parte energetica di cui al EA – Prerequisito 1 – Prestazioni energetiche minime si è proceduto ad effettuare una diagnosi energetica reperendo i dati dei consumi pre-sisma 2009  prendendo a campione delle unità immobiliari tipo. Le diagnosi sono state condotte secondo la normativa UNI CEI EN 16247-1/2 atta alla valutazione dell’abbattimento del fabbisogno di Energia Primaria (fEP) conseguibile con l’intervento di riqualificazione del condominio. Il livello di “accuratezza” è “dettagliato”(detailed). Lo “scopo” è una valutazione di massima con delle indicazioni sui potenziali interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica” (General Saving Areas).

I costi necessari per l’esecuzione degli interventi previsti, nonché il rapporto costi benefici è stato valutato secondo la norma ex UNI 15459.Sono stati valutati due scenari di intervento l’uno secondo la progettazione standard ai fini della concessione del contributo pubblico per il Sisma 2009 e l’altro scenario prevedendo un intervento di miglioramento, oltre a quello di progetto  approvato prevedendo ,considerando il carattere storico dell’edificio, un termo intonaco esterno sulle facciate esterne dell’edificio valutandone costi e benefici. L’intervento di isolamento esterno della facciata è risultato migliorativo per la prestazione energetica dell’edifico post intervento di almeno il 12% rispetto alle previsioni di progetto. Inoltre ai fini della conformità a EA – Prerequisito 2 – Buone pratiche di gestione dell’efficienza energetica si sono adottate quelle azioni atte a promuovere la continuità delle informazioni  dell’edificio inteso come involucro ed impianti per garantire che le strategie operative di efficienza energetica siano mantenute e nel fornire un riferimento per l’addestramento e l’analisi della modalità di funzionamento degli impianti nel corso del tempo. Si sono verificati i requisiti prestazionali dell’opera e degli impianti ai fini della verifica della corretta installazione degli elementi facenti parte dell’involucro e degli impianti. Ai fini della redazione di un Manuale di Uso e manutenzione si è adottata la norma UNI 10874 con un livello di informazione dei manuali minimo richiesto pari al livello B (ottimale).

Tutto quanto sopraindicato ai fini dell’applicazione del caso studio mostrano il tentativo virtuoso da parte di GBC Italia di elaborare uno strumento tecnico come il protocollo GBC Condomini che accompagni la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente sia nella dimensione standard del condominio residenziale ma valutandone l’applicabilità nei contesti dell’edilizia storica anche all’interno dei centri storici consolidati.

A tal fine degli adattamenti del protocollo nello specifico degli aggregati edilizi  sia storici che non abbisognano di addendum e delle specificità che ne semplifichino l’implementazione .A tal fine si suggerisce la possibile integrazione delle aree tematiche della Durabilità e Resilienza in una prossima revisione del protocollo GBC Historic Building al fine di poter avere uno strumento di intervento unico dell’edilizia storica e monumentale.

Tali sistemi di rating costituiscono un elemento fondante del processo edilizio che guidino in maniera virtuosa tutti i protagonisti del processo edilizio dai progettisti, alla committenza ed al General contractor ed al facility manager in un processo tecnicamente validato e qualificato in maniera di poter misurare la sostenibilità di un complesso edilizio. Le  aree tematiche della  sostenibilità ambientale dei protocolli energetico ambientali  vengono integrate ed armonizzate in una categoria più ampia della Resilienza non solo in termini di Climate change ma anche come gestione del Rischio in un accezione inclusiva ed ampia che includa edifici e parti di città in modo che la tanto declamata Rigenerazione Urbana non si limiti ad approcci di intervento parziali e limitate a singole declinazioni “degenerative”.7

(A cura di: Arch. Andrea Valentini LEED AP BD+C, WELL AP Segretario Chapter Marche GBC Italia)


Committente:
Società Via Antinori consortile a r.l. Via S. Marinella  L’Aquila presidente dott.ssa Elena Fiocco

Imprese:
ATI  Vittorini Emidio Costruzioni srl (mandataria); Coaf srl (mandante)
GCC, Green Consulting Construction – protocollo certificazione LEED GBC cdm

Progettisti  DDLL:
Arch. Stefano Vittorini AQ
Ing. Carlo Mandanici   AQ
Ing. Antonello Bottone AQ
PI Gianluigi Santeusanio  AQ
Dott. Gianluca Giovannelli

Direttore Tecnico – Direttore di Cantiere:
Ing. Dario Subrizi

Protocollo Certificazione LEED GBC cdm:
Arch. Andrea Valentini, LEED AP BD+C, WELL AP
Ing. Sebastiano Cristoforetti, COO GCC